martedì 22 febbraio 2011

Accessori inutili: banane taipei




Avete presente quando volevate fare la ballerina?
Oppure quando volevate la carta da parati rosa coi fiori? Poi c’è stata Barbie Audry Hepburn da collezione, poi lo smalto rosso di Chanel...
La lista dei desideri di ogni femmina che si rispetti le ha passate tutte, sogni e capricci sfatati dalla mamma e dal papà, desideri infranti e pianti isterici. Finchè ahimè, anni dopo anni, nella speranza che qualcosa cambiasse, che il lato razionale prevalesse sul quello emotivo, che si facesse una chiara distinzione tra Sky e il mondo reale, che si distinguesse il mondo dei vips con quello dei comuni mortali, in cima alla lista ci finisce per forza la Birkin.
Okay, inizia il dilemma, essere o non essere, riga di lato o riga in mezzo, la Panda usata o la Birkin?
Pullman in ritardo, sudici, affollati, puzza di sudore e adolescenti di ritorno da scuola odoranti di ormone della crescita e Birkin o Panda usata e borsa da italiana media? Ma in fondo a cosa serve una Birkin se poi devo scendere come tutti da un pullman? E’ come un paio di Loubutin con le calze color carne,  non si può.
Vada per la Panda, ma non finisce qui.
Da qualche mese è arrivata la eco Birkin bag, per noi miserabili comuni mortali l’alternativa migliore alla borsa più famosa del mondo. Con soli 100 euro ti porti a casa una divertentissima shopping bag, ma con le sembianze della borsa icona del lusso e dell’eleganza, e non stiamo parlando delle imitazioni cinesi, ma di un’ironica e geniale riproduzione bidimensionale made in Taiwan.
Questa se l’è inventata una ragazza di Taipei, una ragazza come tutte che aveva in cima alla lista dei desideri la Birkin, e invece di ipotecare la casa come altre avrebbero fatto, si è creata una borsa da sola, snobbando Hermes ed il circuito moda, e mantenendo la promessa a Jane: prima o poi l’avrebbe avuta.
Con un’idea semplicissima, senza grandi pretese, senza scuoiare dolci animaletti, senza sacrificare ore e giorni di lavoro, e mesi ed anni per l’attesa di un, in fondo, futile (ma bellissimo) accessorio, la ragazza di Taipei si è guadagnata il grande successo che sta riscuotendo in oriente e sta sbarcando qui da noi. Per ordinare la vostra Birkin scrivete a: banana.tpe@gmail.com

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